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Toto Cutugno: Cantautore, compositore e conduttore

Nascita: Fosdinovo il 07/07/1943, data morte il 07/08/2023
Lic.foto: CC BY 4.0
Sin da giovane, ha dimostrato interesse per la musica e ha iniziato a cantare e suonare la chitarra. Negli anni '60, ha partecipato a vari concorsi musicali e ha lavorato come autore per altri artisti. La svolta nella sua carriera è arrivata negli anni '70 quando ha iniziato a scrivere canzoni per sé stesso e per altri cantanti. Nel 1980, ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone 'Solo noi', che lo ha reso più noto al grande pubblico. Questo successo gli ha aperto le porte per esibirsi in diverse parti del mondo. Toto Cutugno è stato spesso associato alla canzone 'L'Italiano', pubblicata nel 1983. Questo brano è diventato una sorta di inno nazionale italiano all'estero. Ha anche partecipato all'Eurovision Song Contest nel 1990, vincendo con la canzone 'Insieme: 1992'. Questo gli ha dato una maggiore visibilità internazionale. La sua carriera è continuata nel corso degli anni, anche se non sempre con lo stesso livello di successo. Ha pubblicato vari album e singoli, ma non tutti hanno ottenuto lo stesso impatto dei suoi brani più noti. Ha anche continuato a esibirsi in vari concerti e eventi musicali. Toto Cutugno è stato apprezzato per la sua voce particolare e per le sue canzoni melodiche. Ha avuto momenti di grande popolarità, ma ha anche vissuto periodi di relativa quiete nella sua carriera. Ha avuto alti e bassi nella sua carriera, ma ha comunque lasciato un segno nel panorama musicale italiano e internazionale. Scompare nel 2023 dopo una lunga malattia.

14 FRASI E CITAZIONI DI TOTO CUTUGNO
Frasi di Toto Cutugno
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“Nell’ottantacinque mi trovavo in Spagna, a Madrid, a fare la televisione, e c’era questo ragazzino che veniva dal Messico, con la mamma italiana. Dopo un po’ di chiacchiere mi dice che la sua casa discografica era la Emi. Tornato in Italia, contatto quelli della Emi, proponendo loro di far venire quel ragazzino in Italia. Un po’ di resistenza iniziale dovuta alla poca notorietà di Luis nel nostro Paese, ma mi diedero carta bianca. Andai da Ravera, che all’epoca era l’organizzatore di Sanremo, e gli feci ascoltare la canzone che avevo scritto con Minellono, accompagnandola con il video di un’apparizione televisiva di Luis Miguel. “Okay, portiamolo al Festival!” si convinse Ravera. Luis cantò “Noi, ragazzi di oggi” nella serata del giovedì e il venerdì mattina decine e decine di ragazzine in delirio lo acclamavano come una star nella hall dell’albergo. Lì ho capito che avrebbe fatto successo. E così è stato.”
Toto Cutugno  

“Conducevo ‘Piacere RaiUno’ ed era il mio momento di massima popolarità. Ricevetti un invito da Arcore, dove trovai il Cavaliere ad accogliermi in tuta da ginnastica vicino al famoso pianoforte bianco che tiene in sala. Mi fece fare il giro della casa compreso l’angolo del giardino in cui avrebbe dovuto sorgere il suo mausoleo e la piscina sotterranea circondata da televisori sintonizzati sui principali canali del pianeta. Iniziò a parlare di donne e nel pomeriggio, facendo leva sulla mia fede rossonera, mi portò a San Siro in elicottero per assistere a Milan-Genoa dopo avermi regalato un orologio da polso col suo nome. Fu al Meazza che mi salutò, dopo avermi sussurrato all’orecchio: ‘A lei i soldini piacciono? E allora venga qui con noi che ne guadagnerà parecchi’. Nonostante tutte quelle attenzioni, dissi di no perché avevo promesso alla Rai di fare ‘Domenica In’ volevo rispettare la parola.”
Da: Intervista a QN online
Toto Cutugno  


Valeria Marini

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